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al testo di Davide Stocovaz
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Ti penso ed è come un rivederti. Tu, cara luce dei miei occhi che il tempo non può spegnere. Mi ritorna in mente il tuo splendido sorriso, le tue labbra sottili come vele, verso mari senza nome. Il tuo delizioso viso è come un quadro dipinto da una mano sensibile. Risento persino la tua voce soffice alito di vento sinfonia che non smetterei mai di ascoltare. Oh, se solo ti potessi rivedere! Quanta gioia mi esploderebbe dentro! Ma, ora, le nostre strade sono diverse. Il tuo cuore canta per un altro. Ogni giorno ci vede sempre più distanti. E io, forse anche scioccamente rimango punto fermo, e ti penso. Coltivo il sogno di rivederti presto magari persino per caso in un incrocio di passi. Oh, benedetta speranza! Risplendi ancora in me, non mi lasciare! E tu, Amore distante continua a portare la tua luce lungo il cammino a chiunque ti starà vicino e avrà il privilegio della tua compagnia. Io vagabonderò per la mia strada, ti ritroverò nel mondo poetico: in quella fase che precede un viaggio nell’infinito e ha sapore di eternità. |
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